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giovedì 26 aprile 2018

Musciame di tonno con pomodorini e pinoli tostati



Una cara amica sulcitana che conosce benissimo i miei gusti culinari in occasione di un pranzo (non ci smentiamo mai: stiamo sempre mangiando) mi ha regalato il musciame di tonno di Carloforte. Inutile dire come io l'abbia apprezzato tantissimo. Adoro il profumo, il sapore, il colore: tutto, insomma. 
Ho realizzato (o meglio sarebbe dire "composto" vista la facilità del piatto) un antipasto ottimo, abbinando il musciame con i pomodori e i pinoli tostati e, sul tutto, un generoso filo d'olio di ottima qualità di Villacidro.

Ingredienti per 4 persone:
300 gr. musciame di tonno
Un limone
60 ml olio evo
6 pomodorini
40 gr. pinoli
Sale


Preparazione
Tagliare a fette sottili il musciame e disporlo su un piatto di portata.
Tagliare in quattro i pomodorini, salarli e adagiarli sul musciame.
In una padella antiaderente far tostare i pinoli, senza aggiungere grassi e porli sopra il musciame.
Irrorare il tutto con un’emulsione fatta con l’olio e il limone e servire.

Altre ricette:
Pennette alla carlofortina

lunedì 8 settembre 2014

Pesto senz'aglio



Sì, lo so, il pesto alla genovese si fa con l'aglio, si fa con il basilico genovese, bisogna usare il mortaio ecc. Ho parenti genovesi e non fanno altro che ripetermi questa cosa. Ma per evitare qualsiasi critica ho evitato, a mo' di difesa personale, di chiamare questa preparazione pesto alla genovese, ma semplicemente pesto visto che è fatto senza aglio e con il basilico del mio balcone che, stranamente, non è ancora morto e, inoltre, il mortaio non ce l'ho ancora (che scarsa, eh?) . In ogni caso, è una bontà.

Ingredienti
50 gr. foglie di basilico
1/2 bicchiere di olio evo di ottima qualità
6 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
2 cucchiai di pecorino sardo
1 cucchiaio di pinoli
qualche grano di sale grosso
Preparazione
Lavare delicatamente il basilico e metterlo nel ghiaccio. Tostare i pinoli.
Asciugare le foglie di basilico, sempre molto delicatamente, e metterle nel mixer (azionandolo a "scatti") con il sale, poi aggiungere i pinoli. Quindi unire il parmigiano e il pecorino. Infine, molto lentamente, aggiungere, a filo e molto lentamente, l'olio.

Ottima salsa per condire gli gnocchi di patate e per Penne alla carlofortina

Altre ricette:
Maionese

giovedì 4 settembre 2014

Insalatina di pollo e pinoli


Della serie: ogni tanto mi ricordo della dieta. Per poco, sia chiaro.
Pochi ingredienti: pollo, pinoli e iceberg per un piatto molto gustoso  e non triste.

Ingredienti per 4 persone
1 cespo di lattuga iceberg
250 gr pollo
70 gr. pinoli
Rosmarino
Olio evo
sale

Lavare la lattuga, asciugarla, tagliarla sottilmente e disporla su un piatto di portata e salarla. Passare alla piastra ben calda il pollo tagliato a listarelle e farlo cuocere da entrambi i lati.
Salare le listarelle e condirle con il rosmarino.
Adagiarle nel piatto contenente la lattuga, disponendole al centro. 
Tostare i pinoli in una padella antiaderente senza l'aggiunta di grassi e versali nel piatto, irrorare il tutto con un filo di olio evo. 

Altre ricette

domenica 3 marzo 2013

Radicchio e pinoli

Radicchio: amaro e noia? Anche no. Provate questo contorno, veloce e saporito, e capirete perché è sempre bene avere un po' di radicchio in casa. O nella borsa, se preferite.

Ingredienti per quattro persone

Due cespi di radicchio

1 cipolla rossa
100 gr. di pinoli
mezzo bicchiere di vino rosso
olio evo,
sale,
pepe

Preparazione
Tritare la cipolla e farla soffriggere con due cucchiai d'olio. Aggiungere il radicchio tagliato a listarelle. Mettere il coperchio e far cuocere per circa 10'. Quindi, aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso e farlo sfumare.  Salare, pepare e aggiungere, a fine cottura, i pinoli fatti tostare precedentemente.


Radicchio in poesia. Ho scoperto che nel 1969, a Treviso, si tenne un concorso di poesia dedicato al radicchio rosso. il vincitore fu Alberto Albanese jr. con la poesia 'Una fià de la me tera'.


Un fià de la me tera  
               
Lontan da la me tera, 
tra tanta zente 
che no' gera la me zente,
solo, 
co' 'l cuor desfà, 
me consolavo
vardando le vetrine 
iluminae.

Aria de Nadal, 
festa par tuti, 
ma no' par mi
lontan da la me casa, 
lontan da la me tera.

Caminavo fiaco 
in mezo a quela zente 
indafarada e contenta
quando che l'ocio 
el s'ha fermà de boto: 
in te 'na vetrineta,
ben in mostra, 
ghe gera un bel çestel 
de radici rosso fogo.


Me son fermà… li go vardai… 
no' me pareva vero. 
Radici trevisani?…
Se me ga verto 'l cuor, 
l'emossion la gera granda…
Sonava le campane, 
gera Nadal, festa par tuti 
e festa anca par mi
che più no' me sentivo 
perso pa' 'l mondo. 
Me tegneva compagnia
me confortava 'l cuor,
 me dava contentessa 
aver nel me disnar
un bel piatel 
de radici trevisani: 
un fià de la me tera.